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Manutenzione caldaia

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LA MANUTENZIONE DELLA CALDAIA: COSA SAPERE
 (3 ottobre 2018)
 
La manutenzione e il controllo dei fumi della caldaia sono tappe tipiche dell’autunno. Nei primi mesi di fresco è opportuno fare un check up dell’impianto di riscaldamento per verificare che tutto funzioni al meglio. Ogni caldaia ha la sua tempistica, e non tutti i controlli sono annuali.
La normativa per le caldaie stabilisce l’obbligo del controllo dei fumi con una periodicità regolare, ma la regola ha numerose declinazioni a seconda del modello installato a casa e inoltre prevede controlli più frequenti se l’impianto è vecchio o per particolari tipologie di generatori.

Ogni Quanto Tempo va Fatto il Controllo Fumi Caldaia?
1.   Se l’impianto è esterno all’abitazione oppure se ha meno di 8 anni: una volta ogni 4 anni;
2.   Se l’impianto è interno all’abitazione o ha più di 8 anni una volta ogni 2 anni;
3.   Se l’impianto è condominiale centralizzato i controlli ogni anno;
4.   Se utilizzi energie alternative (stufe a legna, pellet o gasolio) i controlli sono previsti ogni anno.
Le scadenze dipendono dalla potenza dell’impianto e comunque sono indicate nel libretto alla voce “uso e manutenzione”. Un tecnico autorizzato, su appuntamento, viene a casa tua e utilizza un sensore per rilevare due dati: il rendimento di combustione della caldaia e il consumo di combustibile. Questi dati verranno annotati nel Libretto d'impianto.
Il D.P.R. 74/2013 all'art.7 ha stabilito che l'installatore o manutentore deve indicare in forma scritta quali siano le operazioni di controllo e manutenzione di cui necessita l'impianto e con quale frequenza vadano effettuate; questa indicazione deve essere annotata nell'apposita scheda del Libretto d'impianto.
 
E la Semplice Manutenzione Caldaia?
Ci sono tecnici che propongono la manutenzione una volta l’anno, prima dell’accensione autunnale della caldaia, ma non è una scadenza uguale per tutti gli impianti.
La frequenza dei controlli dipende dal modello di caldaia, viene specificata nel manuale d'istruzioni direttamente dal produttore ed è quindi obbligatoria nella misura indicata proprio sul libretto.
Quindi non è vero che la manutenzione della caldaia sia sempre annuale: leggi sul libretto del modello della TUA caldaia cosa ha indicato l'installatore e procedi di conseguenza.
La legge, con riferimento all’art. 7 del DPR 74/2013, stabilisce che: “Qualora l’impresa installatrice non abbia fornito proprie istruzioni specifiche o queste non siano più disponibili, le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione degli apparecchi e dei dispositivi facenti parte dell’impianto termino devono essere eseguite conformemente alle prescrizioni e con la periodicità contenute nelle istruzioni tecniche relative allo specifico modello elaborate dal fabbricante ai sensi della normativa vigente”.
Per capire che differenza c’è tra il controllo obbligatorio dei fumi e la manutenzione periodica si può usare un parallelismo con le automobili: il controllo dei fumi è come la revisione della macchina; la manutenzione periodica è il cosiddetto tagliando, un check up completo delle varie componenti meccaniche che garantisce il corretto funzionamento e va fatto ogni tot km percorsi.
Per le caldaie si può applicare lo stesso concetto: la manutenzione annuale può anche essere fatta con cadenze diverse, sempre secondo quanto stabilito da un tecnico abilitato, iscritto alla Camera di commercio e avente i requisiti secondo il Decreto ministeriale 37/2008.
Certo, visto che in tutte le famiglie c’è l’esigenza di risparmiare sul gas, è meglio concordare con il tecnico di fiducia un contratto di manutenzione che comprenda il controllo dei fumi pluriennale (molti installatori prevedono uno sconto fedeltà) e calendarizzando in maniera ragionata tutti gli interventi inclusi i controlli periodici indicati sul libretto d'istruzioni che non coincidono per forza con la scadenza annuale, anzi, solitamente avvengono ogni 3 - 4 anni.
È bene sapere che fare la regolare manutenzione previene alcuni problemi, tra i quali:
    • Il rischio che la caldaia vada in blocco proprio quando serve, ovvero al momento della riaccensione.
    • I rischi di fuoriuscita di gas, la creazione di monossido di carbonio, fino all’incendio (più probabile in presenza di caldaie a gasolio).
    • Il costo dell’inefficienza. Con le componenti pulite infatti, la caldaia manterrà a lungo i suoi standard di efficienza e consumerai meno con effetti percepibili anche in bolletta.
    • Il rischio che ti arrivi una multa salata se salti i controlli obbligatori.
 
Il bollino blu per la caldaia
Non dimentichiamo l’obbligatorietà del bollino blu per la caldaia in tutti i paesi e le città italiane: i controlli riguardano l’analisi dell’emissione di sostanze inquinanti che vengono prelevate e misurate. Il costo del bollino blu per la manutenzione obbligatoria della caldaia può arrivare fino a 200€, costituendo quindi un onere abbastanza rilevante per chi è in possesso dell’impianto e il controllo viene effettuato da tecnici specializzati. A occuparsene devono essere i proprietari della caldaia: nel caso in cui, però, l’abitazione sia data in affitto, è l’occupante che deve sobbarcarsi la spesa di manutenzione.
 
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