email
800 587 074
phone
info@kosmoenergia.it
Vai ai contenuti

Riscaldamento a pellet

risparmio
RISCALDAMENTO A PELLET:
costo dell’impianto e spese annuali da sostenere
(10 ottobre 2018)

 
Impianto solare termico e pellet: quando l'evoluzione è eco-sostenibile
Le energie rinnovabili rappresentano il futuro del nostro pianeta. In un momento storico in cui si sente forte la necessità di ridurre il consumo dei combustibili fossili, il cui rischio di esaurimento è concreto, quella delle energie alternative è l'unica strada possibile da percorrere. Non bisogna fare l'errore di considerare il problema energetico solo su larga scala ma è necessario analizzare i micro-sistemi, quelli domestici, per capire davvero la portata del problema. Solo nel momento in cui le persone si renderanno conto che le loro scelte e decisioni in ambito energetico hanno ripercussioni importanti nei massimi livelli, qualcosa potrà cambiare.
Bisogna sottolineare in tal senso che le opere di sensibilizzazione, e gli incentivi statali, hanno modificato in maniera decisa i comportamenti del nostro Paese, che sebbene non sia ancora arrivato ai livelli di altri Stati Europei, ha avviato un lento ma graduale processo di conversione energetica. In quest'ottica rientra il solare termico, la tecnologia che permette di trasformare in tempo reale l'energia in energia termica (calore) per il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria e per l'impianto di riscaldamento domestico.
Quella del sole è un'energia pulita, a impatto zero sull'ambiente, che permette di produrre in autonomia il fabbisogno energetico specifico per l'abitazione senza l'utilizzo dei combustibili fossili. Questa non è, però, l'unica forma di riscaldamento eco-sostenibile, giacché la tecnologia si è evoluta in questa direzione per fornire soluzioni sempre più moderne, funzionali e pratiche per abbattere i consumi energetici e garantire il risparmio agli utenti e una riduzione delle emissioni e dello sfruttamento dei combustibili fossili. In questa logica si inserisce anche l'utilizzo del pellet, un materiale naturale derivante dal legno vergine. Nessun albero viene abbattuto per la realizzazione delle sue unità, che si ottengono dagli scarti di lavorazione dell'industria del legno, purché il materiale non sia stato precedentemente trattato con solventi o vernici. Il pellet ha una resa energetica molto elevata, ha un bassissimo impatto ambientale e un costo di approvvigionamento basso, quindi è il combustibile perfetto per un sistema di riscaldamento economico e sostenibile.

 
Il riscaldamento a pellet: l'alternativa pulita alternativa al riscaldamento a gas
Tra le caldaie di ultima generazione, quelle a pellet sono certamente tra i modelli che offrono maggiori margini di sviluppo tecnologico e di adattabilità. Le caldaie a pellet sono considerate un sistema di riscaldamento a basso impatto ambientale, soprattutto se sfruttano la tecnologia della condensazione. Il combustibile impiegato da queste caldaie, come spiegato nell'introduzione, è un materiale di scarto dell'industria del legno: ovviamente i frammenti di legno che devono essere impiegati per la realizzazione dei cilindri di pellet (che hanno una dimensione standard) non devono aver subito nessun trattamento chimico.
La necessità di impiegare materie prime vergini nasce dal fatto che quando il combustibile brucia non deve rilasciare sostanze tossiche per l'uomo. Quando, inoltre, vengono installate caldaie con la tecnologia a condensazione, i fumi di scarico non vengono immessi nell'atmosfera ma vengono convogliati nuovamente nel sistema, dove vengono raffreddati per recuperare il liquido da utilizzare per il riscaldamento. Ecco, quindi, che oltre a ottenere un risparmio nel combustibile, si ha un ulteriore abbattimento dell'impatto ambientale complessivo.


Quanto costa il pellet?
Nonostante i prezzi del riscaldamento generale siano in ascesa quelli del pellet invece permettono importanti risparmi. Lo stesso acquisto di stufe e apposite caldaie permette di avere delle agevolazioni e incentivi, come la detrazione irpef al 50% e il conto termico che varia sia alla portanza della stufa installata sia al luogo, regione o meglio zona climatica.
Il costo del pellet ha variazioni stagionali dipendenti dall’utilizzo in determinati periodi dell’anno, così in maggio e luglio il prezzo è favorevole, rincarando poi tra i mesi di agosto e l’inverno. Il prezzo del pellet è indipendente sia dalla grandezza degli ambienti della casa che dalla stessa potenza della stufa. Si stima che un kg di pellet abbia sufficiente resa per un ora di calore, pertanto un sacco intero da 15 kg può durare due giorni di pieno riscaldamento.
E’ certo che la stufa a pellet abbatta in maniera sostanziale i costi e renda possibile il risparmi economico per il riscaldamento, così come il risparmio ecologico e energetico. Si è calcolato che stimando il costo del pellet a sacco pari a 5€ si possa risparmiare al mese fon a 50€ paragonando il costo sia  alle caldaie tradizionali a metano. L’importante è tarare e regolare bene la stufa, si potrebbe incorrere infatti nella vanificazione dei risparmi.

Come fare a riconoscere il miglior pellet sul mercato?
A livello nazionale non vige l’obbligo della certificazione della qualità del pellet, ma sempre più frequentemente sono i produttori ad apporre le certificazioni di Pellet Gold o ENplus. Altro sistema per riconoscere il pellet migliore è l’assenza di cenere nel sacco, un pellet che contiene polveri ne produrrà durante la combustione, costringendo ad una pulizia della stufa frequente. Pertanto il pellet è distinto in varie categorie:
    • Classe A1: corrisponde alla qualità più elevata, caratterizzata da un contenuto di ceneri massimo pari allo 0,7%,
    • Classe A2: caratterizzata da un contenuto di ceneri pari all’1,5%,
    • Classe B: per utilizzo non domestico, caratterizzata da un contenuto di ceneri massimo del 3,5%
Torna ai contenuti